Ecco i primi tre racconti:
1) Facciamo gli indiani. Come è stato inventato il modo di scrivere i numeri
Racconta una breve gita scolastica in un giardino, le cui siepi presentano tracciati di numeri. I bambini protagonisti del racconto fanno un’esperienza corporea e scoprono la corrispondenza fra grafia dei numeri e variazioni di direzione (angoli). Nel racconto si fa riferimento alla creazione dei numeri nella cultura hindu e al loro passaggio attraverso la cultura araba, nella forma in cui sono giunti in Occidente.
2) Diamo i numeri? Come contare per nove sulle dita
Racconta delle difficoltà di un protagonista a imparare meccanicamente le tabelline; unico vero sostegno un’amica. Con lo spirito del gioco i protagonisti scoprono e sperimentano, per caso, una diversa strada di apprendimento. Non sanno che il metodo sperimentato è assai antico: è il metodo vedico, di tipo visivo, in cui l’apprendimento è sostenuto dall’uso del corpo (mani).
3) Digit. Come moltiplicare per sei, sette, otto, nove con le dita
Il protagonista viene a contatto, attraverso Internet, con una coetanea indiana, e vconosce così la possibilità di allargare la tecnica di calcolo corporeo ad altre tabelline. Inizia la tregua nella solida inimicizia fra Dante e la matematica.