I Reietti di Rossella Monaco di Letizia Gariglio
(articolo pubblicato su “Parole in rete” nel mese di dicembre 2019)
Reietti, volume di racconti di Rossella Monaco, edito da Harpo editore, di Roma, pubblicato nel 2019, sta avendo un bel successo alla manifestazione Più libri più liberi,alla Nuvola di Fuksas di Roma.
C’è una feroce visione post-umana, in questo libro, dove l’uomo ha ormai raggiunto un dislivello prometeico fra sé e i suoi prodotti culturali, che l’hanno portato a creare, con superbia, un mondo dal quale egli stesso è già stato detronizzato e del quale è solo falsamente un (apparente) protagonista. La sua stessa superbia, infatti, ha già prodotto l’effetto di ridurlo a oggetto degli stessi scenari degenerativi che egli stesso ha immaginato e tradotto in una realtà crudelissima.
Nelle storie di Rossella Monaco alla tracotanza di chi esalta un mondo disumanizzato, di chi propone il disprezzo della morale e dell’ordine comune, opponendogli l’immoralismo attivo di una società liquida ormai completamente alla deriva, all’ignavia generalizzata, sembrano opporsi soltanto i reietti, i perdenti, i rifiuti, gli ultimi: gli unici in grado di ribaltare la realtà, o che almeno ci provano. O almeno provano a fare di necessità virtù, sfruttando gli ultimi residui di una vita penalizzata, ritorcendo contro i loro aguzzini le logiche che hanno animato il disegno di questi ultimi per sfruttarli e ghettizzarli. Così, ad esempio, in Transformer, le impresentabili vittime dell’industria del farmaco e della somministrazione inutile e massiccia di vaccini (114 in tre mesi), ridotti a mostri, sapranno applicare le logiche del bieco profitto e proporsi all’interesse del pubblico come fenomeni: ben pagati, naturalmente.
Tra i mille pericoli del cosiddetto progresso, in special modo quello scientifico, si annida fra gli umani quello, transumano, della clonazione umana: del resto, la clonazione animale è ormai ampiamente sperimentata. Domande etiche, e non solo, accompagnano molte nostre paure… transumane. Sono quelle che un racconto di Rossella Monaco, Bee, prospetta, nella sua storia, e proprio con quelle modalità che più si temono nella realtà: la realizzazione di cloni al servizio di altri uomini (naturalmente ricchi) come riserve di organi.
E chi può competere in disgrazie con certi migranti, dotati di un background altamente drammatico (oltre ad un certo fascino fisico)? È così che ci si può conquistare una nuova cittadinanza, sciorinando di fronte alle telecamere ogni genere di tragedia personale durante un reality per mare. Eppure, proprio loro rifiuteranno la seduzione del nostro mondo; preferiranno rinunciare e fuggire tuffandosi in mare e meritando così il lieto fine: soccorsi da delfini si allontaneranno sulle onde nel buio della notte.
Avete presente come funziona la legge del karma? «Patirai lo stesso numero di squartamenti subiti dagli animali sepolti nel tuo ex stomaco!» La minaccia è pronunciata ad un’anima umana sul punto di reincarnarsi: in un vitello, naturalmente! Ed ecco che la legge di causa ed effetto, secondo la quale, in parole povere, si raccoglie quanto seminato, è pronta a entrare in azione.
Lo stile dei racconti, sarcastico, dissacrante, comico-surreale, dove si mescola il più puro anelito al raggiungimento della perfezione con il bieco materialismo di un mondo spesso, grezzo, grossolano, si colora di inaspettati colpi di scena, si avvale di rapidi ribaltamenti delle situazioni narrative, si destreggia tra performances di tipo sessuale, aneliti di libertà, raffinati progetti di vendetta in cui i personaggi si muovono, sempre ricercando, a panorami deliranti, soluzioni originali, inaspettate, talvolta assurde: mai banali.